Antica Trasversale Sicula

Antica Trasversale Sicula

26 Novembre 2018 0 Commenti

Un percorso tra le bellezze archeologiche, naturalistiche, antropologiche e culturali della Sicilia riunite in un cammino di oltre 660 km. Questa è l’Antica Trasversale Sicula, una tra le più antiche strade dell’Isola che collega costa orientale e occidentale

Come spiegato dai due pionieri di Vittoria ed ideatori della “trasversale” Gaetano Melfi e Giuseppe De Caro “L’obiettivo del progetto è di valorizzare e rendere fruibile turisticamente questo percorso per riscoprire i territori attraverso il turismo esperienziale”.

Un cammino che il MiBAC ha inserito nell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, che si prefigge anche finalità di recupero e di valorizzazione socio-economica di un antico percorso individuato seguendo gli studi degli archeologi Biagio Pace e Giovanni Uggeri. Attraverso le loro ricerche è stato possibile individuare un tracciato creato nel 600 avanti Cristo, una specie di reticolo di Trasversali sicule che già nel periodo greco collegavano Camarina alle principali città greche, indigene e puniche della Sicilia orientale e occidentale

Tale viaggio nel tempo svoltosi dal 7 Ottobre al 18 novembre 2018 si è inoltrato lungo le antiche vie del sale, dello zolfo, del vino, del miele, del grano. Più di 40 giorni di cammino seguendo antichi tracciati, tagliando trasversalmente l’Isola e ricongiungendo province, comuni, parchi archeologici, siti di interesse storico-archeologico-monumentale, parchi e riserve naturali.

Partiti dall’antica strada sommersa dell’Isola di Mozia i camminatori dell’Antica trasversale sicula hanno attraversato vigneti e uliveti fino ad arrivare alle Terme Segestane, a pochi chilometri dal tempio di Segesta, poi proseguendo per mulattiere e strade ferrate dismesse, sono giunti all’area di San Miceli a Salemi che conserva una delle prime basiliche paleocristiane dell’isola. Una volta immessi nella zona del Belice hanno seguito i sentieri fino alla riserva naturale di Rampinzeri, caratterizzata dalla necropoli sicana, per poi passare dal cretto di Burri e dai ruderi di Poggioreale Antica.

Una volta lasciato Poggioreale (TP) e superati i confini della provincia di Trapani, i ventidue camminatori attraverso le “regie trazzere” si sono diretti verso Contessa Entellina (Pa), sui monti Sicani, Prizzi, Hippana. Lasciato il territorio della provincia di Palermo, la prima tappa è stata Vallelunga Pratameno, quindi Villapriolo, Villarosa, Calascibetta, Enna, Lago di Pergusa, Valguarnera Caropepe, tappa obbligata sin dalla preistoria per il passaggio di uomini, animali e merci, Aidone e Morgantina, la terra di Ade, Demetra e Kore, simbolo nazionale del recupero di beni archeologici trafugati e Casalgismondo.

Dopo in provincia di Catania da Serravalle, ai piedi del castello medievale e da lì verso Palikè, sede del più importante santuario dei Siculi. Indi Mineo, città natale del mitico re siculo Ducezio, Grammichele e il parco archeologico di Occhiolà, vera Pompei medievale, Vizzini, città natale di Giovanni Verga e il suggestivo borgo della Cunzirìa, con ambientazioni della Cavalleria Rusticana. A seguire Buccheri, Sortino, Cassaro, Giarratana, Chiaramonte Gulfi, Comiso e il Castello di Donnafugata. Ultima tappa Camarina sito dove il progetto della Traversale ha avuto inizio.

Numerosi gli eventi organizzati nelle varie realtà territoriali e gli incontri provinciali tenutisi, tra i quali si ricordano quelli di Salemi, Castronovo di Sicilia, Calascibetta, Aidone.

Il percorso dell’antica trasversale sicula, ritenuto un motore di sviluppo che da “cammino trasversale” diventa “risorsa trasversale”, sviluppo della filiera altamente qualificata del territorio e incremento dei servizi innovativi basati sulla mobilità dolce. Un progetto considerato utile, anche dal Parco dei Sicani, per la sua forza di richiamo turistica e culturale, nazionale ed internazionale.

A ciò si aggiunge tutta un’attività di valorizzazione e documentazione dei siti di interesse storico, archeologico e naturalistico anche attraverso la mappatura di abbeveratoi, punti d’acqua ed edicole votive; lavoro che contribuisce al miglioramento di un itinerario già oggetto di studio sia nel 2016 che nel 2017.

 

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