I siti archeologici siciliani sono molteplici e offrono emozioni rare e indimenticabili.
Se ami immergerti nella storia antica del luogo che stai visitando possiamo condurti nei più bei siti archeologici siciliani, alcuni dei quali parte dell’UNESCO.

Segesta è una città dalle possibili origini troiane. È nota per il Parco Archeologico col suo tempio (dorico ben conservato) e con il teatro. Quest’ultimo viene utilizzato oggi per la rassegna degli eventi culturali chiamata Dionisiache.

Solunto ha origini ellenistico-romane che si sono sostituite alla precedente presenza fenicia. È ricordata per la monumentalità dei suoi resti e della sua urbanistica.

Monte Jato è un’antica cittadella fondata dagli Elimi (antico popolo della Sicilia occidentale): bellissime le mura greco-romane e medievali da cui è circondata. In epoca romana fu uno degli insediamenti isolani più importanti dell’Impero.

La città di Entella è stata scenario delle guerre greco-puniche. Nel Medioevo divenne un famoso centro di cultura islamica. Tra i resti visitabili il palazzo fortificato medievale, le mura e l’Agorà.

Mozia è un’antica città fenicio-punica costruita su un’isoletta dello Stagnone di Marsala. L’imprenditore inglese Joseph Whitaker la acquistò durante i primi del ‘900, affascinato dai suoi reperti archeologici. Oggi conserva i resti dell’acropoli, di strade, muri e della “Casa dei Mosaici”.

Selinunte è il parco archeologico più grande d’Europa situato a ridosso di alcuni dei litorali più belli d’Italia. Il sito comprende l’acropoli e l’area dei templi, entrambe affacciate sul mare Mediterraneo.

Eraclea Minoa è situata nella Sicilia sud-occidentale. Tra i suoi reperti principali il Teatro, il quartiere delle abitazioni ellenistiche e romane, la cinta muraria e le torri.

La Valle dei Templi di Agrigento è uno dei siti della civiltà greca che meglio si è conservato nei secoli. Da non perdere i templi dedicati alle principali divinità del mondo greco e in particolare il Tempio di Zeus, considerato tra i più grandi del mondo greco.

La Villa romana di Piazza Armerina, patrimonio dell’UNESCO, conserva originali mosaici risalenti probabilmente al IV sec. d.C.

Morgantina è un’antica città siculo-greca che ha restituito reperti importanti. Hai mai sentito parlare della Venere di Morgantina, per citarne uno? Tra i resti spiccano l’Agorà, circondata da edifici pubblici, il Teatro e il Macello romano, tutti decorati da mosaici.

Sabucina è un sito di origini pre-greche. Vanta la scoperta del primo villaggio capannicolo siciliano dell’epoca del Bronzo Tardo (XIII-X sec. a.C.). Ai resti delle capanne si aggiungono quelli dell’area sacra e del muro di fortificazione.

Monte Androne conserva un insediamento omonimo greco-punico del V sec. a.C. L’area archeologica comprende la necropoli con la sua Tomba della Regina, il santuario e l’acropoli.

Le testimonianze raccolte nell’area archeologica di Siracusa risalgono già all’epoca preistorica. Potrai osservare alcuni fra i resti più celebri dell’antichità come il Teatro, l’Anfiteatro, l’area del santuario di Apollo, la necropoli e le latomie (cave di pietra).

La Cava di Ispica è una incantevole vallata fluviale lunga ben 13 km. Le sue grotte sono visitabili attraverso un trekking adatto a tutti, anche alle famiglie. Fra le attrazioni più quotate di questo luogo la catacomba chiamata Larderia, grande più di 500 metri quadri.

Akrai è una sub-colonia greca di origine siracusana. Dagli scavi sono emersi il Teatro, le latomie (cave di pietra), il tempio di Afrodite e i Boloeuterion (che era la sede delle riunioni del consiglio cittadino).

La Necropoli di Pantalica è uno degli esempi maggiori di architettura funeraria rupestre, nonché uno dei principali siti protostorici di Sicilia. Composta da una serie di grotte sotterranee che emergono dalla vegetazione, è un luogo davvero unico nel suo genere. Dal 2005, non a caso, è tra i patrimoni dell’UNESCO.

La Villa di Patti è una residenza extraurbana del periodo romano decorata con mosaici (andati distrutti soltanto in parte). È stata scoperta nel ’73 durante i lavori di costruzione dell’autostrada Palermo-Messina. Le operazioni di scavo sono tuttora in corso e molte delle stanze devono ancora essere scavate fino al pavimento, ma alcune delle sue bellezze sono già emerse. Fra queste il mosaico dell’aula absidata.

La Villa romana di Terme Vigliatore risale al I secolo d.C. È composta da una zona residenziale e da una zona termale con vasca semicircolare e un frigidario decorato a mosaico bianco e nero. Anche altri ambienti della casa sono decorati con mosaici degli stessi colori.